L’attuazione del testo definitivo della Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) definisce il percorso verso un futuro sostenibile. La direttiva europea “case green” mira a ridurre progressivamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo, con l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio e il miglioramento dell’efficienza energetica.
Tra gli obiettivi principali vi è la riduzione del consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, degli immobili non residenziali del 15% entro il 2030 e del 26% entro il 2033, nonché l’eliminazione completa delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040.
La Riqualificazione Energetica degli edifici esistenti è uno degli elementi chiave per raggiungere gli obiettivi della Direttiva EPBD. Questo processo implica una serie di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e ridurre il consumo di energia come:
- Isolamento Termico: Migliorare l’isolamento di pareti, tetti e pavimenti per ridurre la dispersione di calore e aumentare l’efficienza energetica.
- Sostituzione degli Impianti: Rinnovare o sostituire impianti di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione con sistemi più efficienti e sostenibili.
- Adozione di Tecnologie Innovative: Implementare tecnologie avanzate, come pannelli solari, pompe di calore e sistemi di gestione energetica intelligenti.
La Riqualificazione Energetica porta quindi a notevoli vantaggi quali:
• Riduzione delle Emissioni di CO2: Contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra.
• Risparmio Energetico: Diminuisce i consumi energetici, riducendo le bollette per i proprietari degli edifici.
• Miglioramento del Comfort Abitativo: Aumenta il comfort termico all’interno degli edifici, migliorando la qualità della vita degli occupanti.
• Valorizzazione degli Immobili: Aumenta il valore di mercato degli immobili riqualificati, rendendoli più attrattivi per potenziali acquirenti e inquilini.
Secondo i dati Istat, in Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali. Per raggiungere gli obiettivi della direttiva EPBD IV, sarà prioritario intervenire sui circa 5 milioni di edifici con le prestazioni più scadenti, ognuno dei quali composto da una o più unità immobiliari.
La diagnosi energetica è uno strumento fondamentale per conformarsi alla normativa EPBD e va considerata come il primo step di qualunque iniziativa di riqualificazione energetica. Una diagnosi energetica, secondo quanto disposto dal D.lgs 141/2016, consiste in “una procedura sistematica mirata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a rife¬rire in merito ai risultati”.
La normativa EPBD rappresenta un passo fondamentale verso la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 nel settore edilizio. La diagnosi energetica è uno strumento essenziale per raggiungere questi obiettivi, fornendo una chiara panoramica delle condizioni attuali degli edifici e delle potenzialità di miglioramento.